sabato 5 marzo 2016

Relazione tra muco e latticini

Quanti di noi in inverno, soprattutto, hanno fatto i conti con il fastidiosissimo muco? Prima ci provoca il raffreddore, poi la tosse e a qualcuno si sposta addirittura nelle orecchie provocando dolorose otiti. In molti casi ricorriamo agli antibiotici oppure mucolitici accompagnati spesso dal "miracoloso" cortisone. Ma in tutti i casi è veramente necessario l'utilizzo di farmaci? E se potessimo evitare addirittura la sua comparsa o per lo meno limitarne l'insorgenza? Ecco come fare: limitiamo quanto più possibile il consumo di latte e latticini.


Secondo diversi studi sarebbe la caseina ad alimentare la produzione di muco, proteina difficile da digerire per il nostro organismo che si trova principalmente nel latte. Attraverso il processo di pastorizzazione la caseina coagula e decade diventando una sostanza insolubile. Più il processo termico del latte è elevato, più sarà compromessa. Quindi se proprio vogliamo consumare il latte, meglio optare per quello fresco di banco frigo, piuttosto che quello a lunga conservazione dato che subisce un processo termico più violento. A causa del suo consumo prolungato, essendo diventato una sostanza collosa che non riusciamo a digerire, va a foderare le pareti intestinali provocando difficoltà nell'assorbimento delle sostanze nutritive. Questo processo  scatena una reazione infiammatoria e ovviamente l'intestino si difende producendo muco. A questo punto vi chiederete come me: cosa centra con il muco delle vie aeree? Ebbene ormai è risaputo che le mucose del nostro organismo, in particolare quelle intestinali e dell'apparato respiratorio, sono in costante comunicazione. Quindi vien da sé che se il primo è danneggiato anche l'altro sarà infiammato e il processo drenaggio-pulizie delle vie aeree sarà compromesso con il conseguente accumulo di secrezioni. Ed è per questo che il muco lo ritroviamo anche sotto forma di raffreddore, tosse o sinusite. L’alterata permeabilità intestinale predispone a molte patologie atopiche, infiammatorie e autoimmuni, soprattutto per quelle pediatriche: dermatite, eczema, raffreddore da fieno, asma, otite, tonsillite, orticaria.
Il lattosio, zucchero principale del latte, viene convertito oltre che in glucosio, utilizzato direttamente per ottenere energia, anche in galattosio. Un'altra teoria è quella dello scienziato Walter Last, che ipotizza che l'aumento di muco sia proprio da attribuire a quest'ultima sostanza. Il galattosio per essere utilizzato deve essere trasformato in glucosio ma il nostro organismo è in grado di convertirne solo una parte, quindi l'eccesso si ossida diventando acido mucico, ossia il muco.
Quest’ultimo, non essendo solubile, ristagna nel nostro organismo, divenendo così dannoso perché il fegato che non riesce a smaltirlo del tutto. Si scioglie quindi nel fluido linfatico, apparato predisposto allo smaltimento delle sostanze dannose, che sembra avere affinità con le mucose dei polmoni, il tratto respiratorio, i seni paranasali, le trombe di Eustachio (passaggio-bocca/orecchio interno). Fino a circa i quattro anni abbiamo l' enzima deputato alla digestione del lattosio, dopodiché inizia a diminuite provocando la conosciuta intolleranza al latte.
Gli studiosi in un articolo del 2010 della rivista “Medical Hypotheses (Ipotesi della Medicina)”, danno per scontato che l’assunzione di lattosio porta, specialmente in particolari gruppi di persone, all’ aumento della produzione di muco e asma.
Quindi, chi è asmatico o allergico, ha le vie respiratorie infiammate e con l’assunzione di latticini, il muco aumenterebbe.
Ovviamente ci sono studiosi che non approvano queste teorie. Diciamo che la medicina è divisa a metà tra chi è a favore e chi contro. Prima di parlarvi di questo articolo ho voluto provare in prima persona e vi dirò che per quanto mi riguarda il muco si è notevolmente ridotto. Non solo su di me, ma anche sui miei famigliari il risultato è stato identico. Avete presente quel fastidioso muco che ci ritroviamo a volte all'inizio della gola e che ci provoca sempre una tossina stizzosa? Bè scomparso! Come sempre gli alimenti più buoni sembrano essere anche quelli più dannosi. Non vi voglio dire per certo che è bene togliete il latte e derivati, ma semplicemente fate una prova e vedete come risponde il vostro organismo, dopodichè potrete prendere le vostre conclusioni. Mi preme sottolineare che non tutti i casi di produzione di muco è dato dall'alimentazione. Per esempio se usciamo in pieno inverno senza coprirci adeguatamente con il collo scoperto e il giorno dopo abbiamo tosse e raffreddore è ovvio che il latte non centra nulla, ma per non peggiorare la situazione consiglio di sospenderlo fino a guarigione. Sul latte ci sarebbe tantissimo da dire, non per nulla hanno scritto libri a tal proposito e continuano a studiarlo, ma per il momento mi premeva sottolineare la correlazione con il muco.



3 commenti:

  1. bell'articolo, i miei complimenti e la mia piena approvazione!

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  2. Sono da preferire i latticini a cui è stato tolto il lattosio?

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