venerdì 26 febbraio 2016

Lo zucchero bianco e i suoi danni

Come ormai avete capito non sono amante dei prodotti raffinati ed è per questo che quest'oggi vi voglio parlare dello zucchero. Cosa si nasconde dietro quel candido colore simile alla neve? Niente di buono. Anche questo, come la farina 00 di cui vi ho precedentemente parlato, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali, per ottenere una sostanza priva di nutrienti e vitamine.


E' ricavato principalmente dalla canna e barbabietola da zucchero da dove inizialmente viene estratto il succo zuccherino ricco di vitamine, oligoelementi, enzimi e sali minerali. Viene depurato attraverso il latte di calce, il cui eccesso viene eliminato attraverso l'utilizzo dell'anidride carbonica. Va incontro a un nuovo processo di sbiancamento attraverso l'anidride solforosa. Il prodotto successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione. Avete ancora voglia di utilizzarlo per zuccherare il caffè? Se la risposta è si continuate a leggere. Siamo arrivati ad ottenere lo zucchero grezzo che viene filtrato e decolorato con carbone animale e per finire viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene, derivanti dal catrame e quindi cancerogeni, per eliminare i riflessi giallognoli. Quindi ci ritroviamo un prodotto che non ha nulla a che fare con il nutritivo prodotto di partenza. Non è tutto:

  • una volta assunto per essere digerito e assimilato utilizza parte dei nutrienti del nostro organismo, in particolare calcio e cromo. Questo incide negativamente sulla dentatura e sullo scheletro, indebolendoli. Nel primo caso provoca la comparsa di carie, mentre nel secondo caso porta a malattie ossee come osteoporosi e artrosi;
  • agisce anche a livello intestinale dando gonfiore e appesantimento per la produzione di gas. Altera la flora batterica, con la comparsa di stipsi, diarrea, candida e colite;
  • crea dipendenza perché la sua somministrazione provoca un immediato aumento degli zuccheri nel sangue, processo che sarebbe rallentato dalla presenza di tutte quelle sostanze nutritive eliminate attraverso il processo della raffinazione, dando stimolazione. Per controllare questo improvviso innalzamento, "aumento della glicemia", il pancreas deve riequilibrare la situazione secernendo grosse quantità di insulina che provoca una rapida discesa del picco glicemico, dando uno stato di irritabilità, aggressività e bisogno di mangiare nuovamente dolci; 
  • in uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association (JAMA), gli individui che avevano consumato le quantità più elevate di zuccheri aggiunti, presentavano i livelli più elevati di trigliceridi e i livelli più bassi di colesterolo HDL (colesterolo "buono") nel sangue, un forte fattore di rischio per le malattie cardiache;
  • un’alta concentrazione di zuccheri nel sangue, sempre secondo questo studio, fa aumentare fino al 25% il rischio di morire a causa di tumore;
  • provoca obesità che è uno dei fattori di rischio dell'insorgenza del diabete.
Allora cosa fare? La cosa migliore sarebbe eliminarlo completamente dalla nostra dieta, ma mi rendo conto che è molto difficile dato che lo troviamo nella maggior parte degli alimenti che compriamo al supermercato. Quindi direi che possiamo inizialmente sostituirlo con altri dolcificanti quando facciamo delle preparazioni in casa o dolcifichiamo delle bevante. Inoltre cerchiamo di guardare gli ingredienti quando compriamo qualcosa, cercando di privilegiare lo zucchero di canne che qualche ditta usa. Non è mia intenzione fare del terrorismo, ovviamente consumato in piccole quantità non è dannoso. L'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha fissato un limite massimo giornaliero ovvero dodici cucchiaini al giorno. Sicuramente starete pensando che sono tanti ma in realtà non è così. Una lattina di bibita gassata contiene fino a dieci cucchiaini, mentre un succo di frutta arriva a cinque. Questo per farvi capire che è molto facile superare il valore soglia.  Esistono tante alternative come il miele, la stevia, lo sciroppo d'acere o lo zucchero di canna integrale. Attenzione però a non utilizzare i dolcificanti artificiali perché sono dannosi come lo zucchero raffinato. Ovviamente anche se usiamo queste alternative non vuol dire che possiamo abusarne perché anche questi contengono zuccheri, contrariamente a quello raffinato sono più sani e apportano sostanze utili al nostro organismo.

mercoledì 17 febbraio 2016

Farina raffinata: perchè evitarla!

Ciao a tutti, quest'oggi vorrei parlarvi del mio nemico numero uno: la farina raffinata. Quanti di voi sanno com'è fatta la farina OO? Fino a poco tempo fa anche io non avevo idea di cosa indicasse questo O, ora aimè ce l'ho ben presente. Senza fare troppi giri di parole, rappresenta il grado di raffinazione. Come tutti sappiamo questo tipo di farina deriva dal chicco di grano tenero di per sè nutritivo, tranne per il fatto che viene privata della parte più esterna, ovvero la crusca che è ricca di fibre e del germe che è il cuore nutritivo del chicco. In pratica rimane solo l'endosperma.




In questo modo otteniamo un prodotto dalla consistenza impalpabile e bianchissima che a prima vista sembra perfetto per fare dolci, pane o altro. Non tutti sanno però che in questo modo vengono tolte le parti più nutritive. Vediamo nello specifico quali possono essere le conseguenze:
  • utilizziamo una farina ricchissima di zuccheri che provoca un aumento della glicemia con la conseguente crescita dell'insulina che con il passare del tempo comporta un accumulo di grassi; 
  • a lungo andare potremmo avere anche danni a carico del pancreas che a questo punto lo abbiamo sovraccaricato provocando ipoglicemia; 
  • rischiamo di incorrere alla comparsa del diabete;
  • non è ancora finita tutte queste patologie creano un soggetto che ha una maggiore predisposizione a malattie cardiovascolari;
  • un'altro aspetto negativo è il suo candido aspetto che viene ottenuto attraverso sbiancamento chimico, sostanze che ci ritroviamo in tracce nelle nostre preparazioni con conseguente assunzione e accumulo nel fagato;
  • tutto ciò provoca un indebolimento dell'organismo che diventa più vulnerabile a virus e batteri.


Sicuramente come tipo di farina è quella più facile da lavorare e a più rapida lievitazione, ma vi dirò che da quando l'ho sostituita sono riuscita ad ottenere ottimi risultati anche con farine alternative. Una delle mie preferite è quella di grano saracetono unita a quella di farro. Presto vi posterò le foto e le ricette che preparo spesso per la mia famiglia. Molto gettonata è la pizza e vi dirò che ci alziamo da tavola sazi ma non gonfi e vi assicuro che le porzioni sono decisamente abbondanti.
Se proprio non volete cambiare tipo di farina vi consiglio di provare quella di tipo 2 che ha un grado di raffinazione decisamente inferiore e viene anche chiamata semi integrale, quest'ultima però la trovo solo nei grandi supermercati o nei negozi bio. Mi preme precisare che è l'assunzione giornaliera che può provocare danni, quindi se vi trovate in pizzeria o semplicemente al bar per fare colazione non fasciatevi troppo la testa se per una volta assumete questa farina. Fate attenzione a quando fate la spesa perchè la potete trovare in molti alimenti consumati quotidianamente come fette biscottate, creckers, piadina, pane, cereali e tanto altro ancora. Guardate sempre gli ingredienti soprattutto quando sulla confezione trovate la dicitura  per esempio "fatta con farina di farro" perchè troverete che nella maggior parte dei casi è mischiata con quella raffinata. Spero di esservi stata utile.

lunedì 15 febbraio 2016

La salute vi ringraziera'

Ciao a tutti io sono una farmacista ma in primis una mamma di due bimbe di uno e tre anni. Questo blog nasce dalla voglia di condividere con voi tutte quelle notizie che riguardano uno stile di vita sano. Non voglio raccontarvi la solita storiellina di camminare almeno mezzora al giorno o mangiare molta verdura ma rigirarvi tutte quelle novità che negli ultimi tempi ho potuto approfondire. Come me tante di voi dopo aver avuto figli iniziano a curiosare sul web per capire quale sia l'alimentazione corretta per i nostri bimbi ed è qui che si fanno delle curiose scoperte. Quello che mi preme sottolineare  è che cambiando qualche abitudine riusciamo non solo a restare in forma ma anche a perdere qualche chilo senza rinunciare al gusto. Le cattive abitudini, che spesso non sappiamo esserle, non agiscono solo a livello estetico ma soprattutto sulla salute. Nozione molto importante da sapere è che il nostro intestino viene anche chiamato "secondo cervello", questo per farvi capire quanto sia importante trattarlo bene. Non voglio solo soffermarmi su ciò che mangiamo ma anche sui prodotti cosmetici che utilizziamo. Purtroppo capita spesso che il prezzo di creme e prodotti per il corpo non siano proporzionali alla loro qualità, anzi in alcuni casi con il passare degli anni possono fare più male che bene.
Penso di avervi dato una introduzione abbastanza ampia di quello che è diventata la mia passione, ovvero il "sano", quindi non mi rimane che iniziare.