mercoledì 25 maggio 2016

Troppo zucchero nella dieta? Rischiamo il "sugar face"!

In precedenza vi ho parlato di quanto sia dannoso lo zucchero. Non solo per la salute, ma anche per il nostro girovita. Ma voi eravate a conoscenza della "sugar face"? Ovvero faccia di zucchero. 





Sembrerebbe che un suo eccesso nell'alimentazione si possa vedere attraverso il nostro viso.
In particolare da:
  • acne;
  • borse sotto gli occhi;?
  • pelle pallida.
Lo zucchero distrugge il collagene, facendo apparire la pelle del viso spenta e senza tonicità. Inolte è un alimento disidratante che provoca la produzione di olio della pelle, rendendola unta.
La Dr. Tamara Griffiths della British Association of Dermatologists  avrebbe spiegato in un intervista al noto giornale inglese, The Independent, " gli alimenti zuccherati hanno un alto indice glicemico che provocano un rapido aumento di zucchero nel corpo e causano una drammatica fluttuazione dell'insulina. Con il tempo questo può causare insulino-resistenza e diabete che puo accelerare il processo di invecchiamento." 

Ovviamente si parla sempre di eccesso, anche se io sconsiglio vivamente l'utilizzo di zucchero raffinato. Ricordiamoci che si trova in abbondanza nei prodotti confezionati, come merendine. Dato che andiamo incontro all'estate e già ci pensa il sole ad aiutare l'invecchiamento della pelle, riduciamo i dolci a favore di frullati di sola frutta o perché no anche di verdura.


martedì 10 maggio 2016

Un'altro prodotto raffinato da evitare: il sale da cucina.





Il cloruro di sodio, ovvero il comunissimo sale, è uno dei nostri condimenti preferiti. Senza questo ci sembra tutto insipido e dello stesso sapore. Secondo l'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la quantità giornaliera è di 4/5gr. A causa del moderno stile di vita, che ci porta a consumare sempre di più piatti pronti e preconfezionati, ne consumiamo troppo senza neanche saperlo. Quindi è bene limitarne il consumo il più possibile.


I danni che può provocare:
  • un consumo eccessivo, come ormai è risaputo, può provocare nei soggetti "sensibili" pressione alta e questo si riversa sulla pressione oculare provocando disturbi alla vista;
  • danni al sistema cardiocircolatorio, con irrigidimento dei vasi, compromettendo sia la coagulazione del sangue che l'aggregazione delle piastrine;
  • può colpire anche organi come i reni, riducendone la funzionalità;
  • inoltre possiamo andare incontro a danni allo stomaco con la conseguente lesione delle pareti e ciò favorisce l'incidenza di tumore. Il tutto è aggravato per coloro che sono infettate dall'Helicobacter Pilori.

I benefici (se usato con moderazione):
  • regola l'equilibrio dei liquidi nel nostro organismo;
  • insieme al potassio, partecipa alla formazione di impulsi elettrici al cervello;
  • ha azione battericida, perché i batteri in presenza di sale rilasciano acqua e muoiono disidratati.

Il classico sale da cucina, è un prodotto raffinato che rappresenta un veleno per il nostro corpo. Solo per questo sarebbe da eliminare, come detto in altre occasioni per lo zucchero e la farina raffinata. Sfortunatamente le industrie ci "rifilano" di tutto, e noi cosa facciamo? Guardiamo la pubblicità e ci facciamo convincere del fatto che tutto fa bene perché lo dice la TV. Ma se ci fermassimo un minuto a guardare gli ingredienti di ogni alimento che compriamo, il nostro carrello sarebbe quasi vuoto. Il sale lo ritroviamo ovunque e in grosse quantità. Ormai siamo talmente abituati a questi gusti così decisi che se prepariamo qualcosa di sano in casa ci sembra insipido. Il moderno andamento ci porta ad assumere: eccesso di sale, prodotti raffinati, oli cancerogeni e tanto altro. Attenzione anche al sale nascosto. L'American Heart Association e l'American Stroke Association hanno costituito una lista con gli alimenti che contengono più sodio a nostra insaputa. Al primo posto troviamo il pane con ben 230mg contenuti in una fetta abbondante, al secondo posto la carne lavorata (salumi, roastbeef) con 1.050mg a porzione. La pizza occupa il terzo posto, addirittura due fette coprirebbero il fabbisogno giornaliero. Poi troviamo in ordine: pollo arrosto, zuppe pronte e per finire sandwich.

Il consiglio è di perdere un po' più di tempo in cucina evitando di assumere cibi pronti. Vedrete che con un po' di pazienza apprezzerete il gusto del sano e i prodotti industriali risulteranno eccessivamente salati. Per chi proprio non ha tempo può usare delle alternative oltre a limitarne il consumo.

Come sostituirlo

Il sale integrale, è sicuramente migliore perché non viene trattato, ma provenendo dal mare e non essendo purificato può contenere metalli pesanti dati dall'inquinamento.
Il sale rosa dell'Himalaya è raccolto in Pakistan. La sua colorazione deriva dalla presenza di ossido di ferro. Differentemente dal sale raffinato, questo contiene  calcio, ferro, potassio e magnesio. E' puro e non contiene tracce di tossine. Gli è stata attribuita un'azione disintossicante.
Il sale nero di Cipro, è ricco di carbone attivo che aiuta in caso di gonfiore addominale.
Il sale grigio dell'Atlantico è tra quelli che contiene meno sodio, quindi indicato per chi soffre di pressione alta.
Il sale rosso delle Hawaii, è caratterizzato da un color terracotta che è dato da un'argilla rossa che durante l'essiccazione gli rilascia grandi quantità di ferro. Circa cinque volte in più rispetto a quello classico.

Come in pochi sanno è bene mangiare molta frutta e verdura, che grazie all'alta presenza di potassio è in grado di contrastare in parte il sodio in eccesso.

Come vedete troviamo diverse alternative, e non sono tutte. Quindi non mi rimane che dirvi: sbizzarritevi a sperimentare e fatemi sapere!